Il gabbiano Ala
Racconto di Isabella Rossi
Un gabbiano di nome Ala era molto infelice perché gli
uomini stavano danneggiando la terra e il suo amico merluzzo
si era ammalato a causa dell’inquinamento dei mari.
Ala provava rancore e odio verso tutti gli umani, pensava
che non esisteva uomo che facesse del bene al mondo.
Una mattina, però, vide una dolce bambina con un
costume tutto rosa, i capelli biondi e lisci come la seta e gli
occhi azzurri come il mare.
Proprio allora Ala stava a pelo d’acqua per procurarsi
del cibo. Ed ecco che, mentre si era distratto vedendo la
bimba, un anello di plastica gli si impigliò nell'ala e lui stava
per affogare. Ma… la bambina tempestivamente lo salvò
da quell'involucro mortale e Ala, sorpreso ma spaventato,
la ringraziò e volò via.
Ala era incuriosito da quella «strana» bambina che si
era dimostrata attenta e generosa nei suoi confronti. Forse
non tutti gli umani erano insensibili. Forse si poteva ancora
sperare…
Così ogni mattina volava sulla spiaggia per osservarla.
Si accorse che lei, camminando sulla battigia, stava ripulendo
il mare con il suo retino arancione. Ala andò da lei e la
pregò di aiutare anche il suo amico merluzzo. Magia!!! La
bambina riuscì a interpretare la sua richiesta di aiuto, ma
non sapeva come fare. Si rivolse allora al WWF che, pur di
salvarlo, portò il merluzzo in mare aperto, lontano da Ala
che era comunque felice della sua nuova sorte.
Il gabbiano diventò molto amico della bambina e insieme
riuscirono a ripulire un piccolo tratto di mare davanti
alla loro costa. Continuarono così per anni e la bambina,
ormai grande, come lavoro si dedicò alla protezione degli
animali salvando anche gli amici del mare di Ala.
Il gabbiano così ebbe la conferma che non tutti gli
uomini erano cattivi.